Davide Sarnari, preparatore atletico: “Lavoriamo in sala pesi in attesa di poter tornare in campo”

L’emergenza legata al diffondersi del Coronavirus ma anche l’evolversi della stagione sportiva hanno cambiato le carte in tavola per la Sampress Nova Volley formazione che milita nel campionato nazionale di serie B.

A fare il punto della situazione è Davide Sarnari preparatore atletico della squadra allenata da Romano Giannini. “L’evolversi della stagione sportiva a volte è una cosa complicata da decifrare. Noi ad esempio in concomitanza con la pausa natalizia abbiamo effettuato un richiamo alla preparazione estiva.
Questi rinvii legati al Coronavirus potrebbero allungare la stagione con le partite non disputate che verranno recuperate strada facendo” – ha detto l’ex palleggiatore neroverde.

Come vi siete organizzati per gestire questa situazione sotto il punto di vista atletico?

“Nel complesso è un periodo particolare – insiste – perché non possiamo allenarci insieme in campo ed è complicato per i meccanismi di squadra. Dal punto di fisico cercheremo di non fermarci e di lavorare il più possibile per trovarci pronti alla ripartenza del campionato.
Lavoreremo comunque in sala pesi, sempre tenendo in considerazione le disposizioni che riguardano la prevenzione della salute e con l’allenatore stiamo preparando del lavoro per i ragazzi da poter fare a casa, in modo da non fermarsi almeno dal punto di vista atletico”. “Il lavoro che stiamo facendo in questo periodo è quello di mantenimento della forza fisica proprio per conservare al meglio il lavoro fatto in questi mesi”.

Da 2 anni alla Nova Volley il lavoro svolto da Davide Sarnari sta dando dei risultati importanti.

C’è un segreto?

“Conta molto anche la sinergia dell’intero staff e con coach Giannini il rapporto è ottimo. C’è fiducia e rispetto per le rispettive peculiarità e questo favorisce il raggiungimento dei risultati anche perché la squadra percepisce che c’è feeling e si lavora tutti nella stessa direzione”.

Da preparatore ma anche da ex giocatore sotto l’aspetto mentale che ripercussioni ci saranno?

“Onestamente la pallavolo passa in secondo piano nella vita di tutti noi rispetto alla salute e comprendo la prudenza. L’auspicio è che l’emergenza passi per tornare alla vita normale e dunque anche a poter parlare davvero di pallavolo”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *